Astolfo “non più” sulla luna

Attraverso il progetto si intende:

• ridurre le situazioni che arrivano già conclamate e richiedono intervento intensivo e tempestivo da parte dei servizi specialistici per ridurre la pressione sui servizi specialistici territoriali;
• aumentare la capacità di presa in carico dei servizi consultoriali che presidiano il territorio in situazioni ancora di reversibilità;
• aumentare la disponibilità nel territorio di servizi e luoghi capaci di accogliere le situazioni post acute per un lavoro di progettazione ed inclusione a contrasto delle ricadute e cronicizzazioni (progetto di vita integrato tra attori e servizi);
• ridurre i tempi di attesa attraverso un migliore orientamento e distribuzione delle situazioni in carico tra i servizi specialistici del territorio ;
• ricomporre la rete dei servizi sanitari, sociali ed educativi per un migliore orientamento, una presa in carico tempestiva e coordinata, tempi di cura adeguati e sostenibili, una migliore distribuzione e spesa delle risorse economiche;
• strutturare un budget di cura per il benessere emotivo-relazionale-psicologico, attraverso la co-costruzione coordinata della presa in carico in modo che all’intervento sanitario specialistico si possano affiancare interventi sociali ed educativi (anche di gruppo);
• aumentare la capacità di lettura della domanda e l’orientamento della stessa da parte dei servizi di prossimità alle famiglie, quali, ad esempio, dai pediatri di libera scelta (welfare non solo sanitario);
• aumentare la capacità di intercettazione delle situazioni a rischio da parte dei contesti di vita (scuola, associazionismo, oratori, servizi educativi e ricreativi);
• aumentare la sensibilità verso il tema del benessere emotivo e psicologico della comunità in cui i minori sono inseriti sia in termini preventivi che inclusivi;
• definire un modello di lavoro integrato sia di contenuto che di metodo, che sia operativo e sostenibile nel tempo;
• ri-abilitare e valorizzare i setting educativi nella costruzione di risposte attinenti alla salute come benessere della persona;
• condividere dimensioni, processi e strumenti costituenti il budget di cura per la salute mentale;
• migliorare il coordinamento e la complementarietà tra le progettualità e le strategie già presenti ed in essere nella programmazione zonale di tutti i soggetti del pubblico e del privato.